Il Rione Sanità di Napoli si estende in una valle tra il Centro Storico di Napoli e la zona collinare. Un quartiere che ha moltissimo da offrire e da qualche anno al centro di un processo di rinascita.
Ecco cosa vedere al Rione Sanità di Napoli
Si può partire da Porta San Gennaro la più antica porta della Città di Napoli, detta anche porta di tufo. Poiché da qui venivano immessi i grandi blocchi di tufo estratti dalle cave sotto le colline per costruire gli edifici pubblici della città.
Attraversa le bancarelle del mercato del Borgo dei Vergini, dove dall’alba al tramonto impazza uno dei mercati più vivaci del Rione Sanità di Napoli, ricco di colori, profumi e sempre pieno di gente che va e che viene.
E proprio nel Borgo dei Vergini si rimane stupiti davanti al cortile barocco del palazzo dello Spagnuolo, con i suoi archi rampanti e la sua scenografia teatrale.
Poco più avanti, ci troviamo nei cortili di Palazzo Sanfelice, utilizzato per l’ambientazione del film Questi Fantasmi, trasposizione della commedia teatrale omonima di Eduardo de Filippo.
Continua a camminare vedrai fare capolino la bellissima cupola maiolicata della Basilica di Santa Maria alla Sanità.
Entra all’interno e fai la conoscenza con la statua di S.Vincenzo Ferreri detto “‘O Monacone” a cui il popolo della Sanità è molto devoto.
Fuori la chiesa, resta ad ammirare i murales di Tono Cruz e Francisco Bosoletti con un significato sociale che ispirano valori positivi e speranza.
Nei sotterranei della Basilica di Santa Maria alla Sanità si ritrovano anche le catacombe di San Gaudioso, area cimiteriale risale al V secolo, ampliata nel 600, di cui colpiscono gli affreschi di scheletri umani che riportano i resti di teschi veri murati nella parete.
Il Cimitero delle Fontanelle
Si prosegue per via fontanelle, passando per la zona può popolare del Rione Sanità, fino ad arrivare al Cimitero delle Fontanelle. Una cava di tufo ai piedi di una collina, che venne utilizzata con scopi estrattivi fino al 1600 e il cui nome deriva dalla presenza in passato, di molte sorgenti naturali in quest’area.
A seguito della peste del 1656 e successivamente del colera nel 1836, al fine di fare spazio nei cimiteri cittadini, le ossa riesumate vennero trasferite e accatastate qui alle Fontanelle.
Dunque erano radunate qui le ossa di persone dall’identità incerta, morti per diverse cause, di diverse classi sociali, aumentando il senso popolare che vede la morte paragonata a una livella che porta le persone ad un livello di uguaglianza.
La forte componente superstiziosa della cultura locale ha pian piano portato a credere che le Capuzzelle, ovvero i teschi dei defunti, potessero portare del bene alla persona che se ne fosse presa cura.
È così che iniziò il rito di adozione di un teschio che inaugurava un vero e proprio rapporto di reciprocità: La “Capuzzella” faceva una grazia a chi si occupava di lei e in cambio riceveva preghiere per raggiungere il paradiso.
Una Guida Turistica la scelta migliore per vistare il Rione Sanità
La visita al Rione Sanità è spesso svolta dal fai da te Turistico, una pratica sana e giusta. Ma la verità senza nasconderci dietro ad un dito è che per scoprire la storia di luoghi “Pieni” di storia, serve un “Aiuto” e quindi una Guida Turistica che riuscirà a rendere la vostra visita culturalmente ricca.
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